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Carobbio, Nuova lite tra sindaco ed ex assessore, stavolta sul piano di emergenza comunale

Ancora un braccio di ferro in consiglio comunale tra il sindaco Giuseppe Ondei e l’ex assessore Alessandro Detratto. Insomma, nel consiglio comunale di Carobbio non c’è pace e la maggioranza si è trovata di fronte ad una nuova minoranza. Stavolta Detratto attacca sul piano di emergenza che, per l’ex assessore, sarebbe totalmente inadatto a far fronte alle emergenze,essendo ormai vecchio e zeppo di lacune.

L’interpellanza:

questa l’interpellanza di Detratto:

Oggetto; Piano d’emergenza Comunale

Sono a chiederle chiarimenti in merito al Piano d’Emergenza Comunale appena scaricato dal sito del comune, certamente lo sa, è vecchissimo e non a norma. E’ del 2007 e doveva essere aggiornato nel 2016 appena insediati. O dare il mandato a persone competenti.

E’ già difficile quando ci sono calamità naturali gestire l’emergenza, se poi si segue un piano operativo non aggiornato in ogni sua forma, mi dica lei. Non è aggiornato, nella geologia del territorio, l’aumento della popolazione nelle aree di esondazione del Cherio, società che dovrebbero collaborare con i propri mezzi che per vari motivi non sono più attive, i nomi dei referenti e i numeri di telefono. Alle nuove aree di esondazione del reticolato idrico minore che puntualmente ogni hanno creno danni ad aziende private e vanno inserite. L’organizzazione dei vari nuclei operativi.

E come al solito, siamo ultimi in zona, proprio ultimi nel contribuire al sostegno della Protezione Civile. Non elenco mezzi e contributi per evidenziare l’assenza della nostra Amministrazione, solo per rispetto dei volontari. Dati che ho raccolto e fanno pensare, come possono aiutare il paese. Parlo solo di Protezione Civile,

Come già informavo la giunta, un ruscello è chiuso totalmente con la terra da privati per l’assenza del controllo dell’amministrazione, l’acqua non sapendo dove scorrere, attraversa il centro del paese provocando danni.

Riporto un punto importante;

Per legge tra l’altro:

“Il Comune può dotarsi o meno di una struttura comunale di Protezione Civile e di un piano comunale di emergenza. Tale scelta è sicuramente discrezionale ma comunque non arbitraria e la mancata organizzazione di una seppur minima struttura di Protezione Civile deve essere fondata sulla motivazione della assoluta mancanza di tale necessità”.

La Risposta del sindaco

Lunga la risposta del sindaco presentata nell’ultimo consiglio comunale

In breve, la colpa del ritardo nell”aggiornamento del piano? Dell’allora responsabile del settore tecnico manutentivo che prima, con il sindaco Antonio Parsani, il 10 novembre 2012 come cita la lettera del sindaco: “Rigetta nuovamente l’incarico di responsabile del settore e dei procedimenti aventi per oggetto le attività di protezione civile. Stranamente nel 2015, lo stesso responsabile del settore tecnico manutentivo firmava il suo parere tecnico e presentava la delibera di approvazione del piano intercomunale di emergenza del comune di Carobbio degli Angeli, forse perchè, ma è solo una riflessione politica, era cambiato il colore dell’amministrazione? Infatti il piano approvato nel 2015, poteva già essere approvato anche nella precedente amministrazione”. Quindi piano agiornato? “Il piano è aggiornato con le ultime disposizioni di legge e cartografiche, compresa la sua affermazione che il piano non è aggiornato dal punto di vista geologico e morfologico, di regimentazione delle acque e di verifica del reticolo idrico minore. Le ultime le ho aggiunte, in quanto lei si è solamente soffermato sulle indagini geologiche e sul reticolo idrico”.

La valletta chiusa

Il sindaco poi risponde sulla denuncia di una valletta chiusa da detriti lasciati da privati, valletta che in caso di maltempo potrebbe portare all’allagamento del paese,così scrive Detratto.

“In merito alla chiusura di una valletta, dica quale! Non si comprende nel testo. L’unica che è di nostra conoscenza riguarda una roggia superficiale che attraversa i campi, oggi lottizzati, da via Fontana Roux a via Camposanto. Se dovesse essere questa, ma non ne sono certo, non è autorizzata da questa amministrazione tale tombinatura”.

Infine il sindaco rimarca la massima considerazione dell’amministrazione comunale verso la protezione civile.