Castelli Calepio: chi subentra all’assessore dimissionario Falconi? Nessuno, i subentranti si dimettono

Castelli Calepio: chi subentra all’assessore dimissionario Falconi? Nessuno, i subentranti si dimettono

Nessuno subentra all’assessore Falconi, assessore allo sport che si era dimesso in polemica con la propria maggioranza che ha concesso il via libera all’impianto di trattamento rifiuti edili. Come spiega la minoranza di Castelli Calepio Cambia guidata da Massimiliano Chiari. Nel consiglio che doveva decidere chi sarebbe subentrato a Falconi tra i consiglieri di maggioranza non eletti, uno dopo l’altro si sono subito dimessi lasciando così la maggioranza con un consigliere in meno. Questo il resoconto della minoranza sul consiglio comunale

LA CAPORETTO DELLA MAGGIORANZA NEL CONSIGLIO COMUNALE DI QUESTA SERA

Questa sera, in Consiglio Comunale, è avvenuta una cosa di cui non si ha memoria a Castelli Calepio: doveva essere sostituito il consigliere/assessore di maggioranza Fiorenzo Falconi, dimessosi il 18 maggio u.s. a seguito delle fortissime proteste della popolazione di Cividino-Quintano, conseguenti all’approvazione da parte della sola maggioranza del c.d. “SUAP-Suardi”, e conseguente previsione di realizzazione di un impianto trattamento rifiuti in Via Badie.

Potevano subentrare, come nuovo consigliere comunale di maggioranza, nell’ordine delle preferenze ottenute, Gabriele Colombi (di Cividino), oppure Angelo Pagani (di Tagliuno), oppure Claudia Strabla (di Cividino). Uno dopo l’altro, in successione, dopo essere stata votata all’unanimità la loro convalida al subentro, hanno rassegnato seduta stante le dimissioni. Praticamente nessuno di loro, in questo particolare momento, ha voluto entrare a far parte della squadra di Benini (pur essendosi presentatI con lui in lista nel 2019), maggioranza che – pertanto – si riduce da 9 a 8 componenti.

Sottovalutare queste rinunce sarebbe veramente superficiale: noi riteniamo che – come Fiorenzo Falconi il 18/05/21 – essi non sono (più) disponibili a “metterci la faccia”. E’ una nostra opinione, naturalmente, ma non ce ne viene in mente un’altra. Mai si era visto che tre consiglieri comunali, di fila, nella medesima giornata, non fossero disponibili a subentrare al collega che si era dimesso.

Per quanto ci riguarda, quindi, il sindaco e la maggioranza in questa vicenda ne escono a pezzi, soli e abbandonati da chi, solo due anni fa, si era messo in gioco con loro. Qualcosa, evidentemente è cambiato.

Il nostro auspicio è che, per il prossimo futuro, altri componenti della maggioranza facciano un passo indietro, per salvare ciò che ancora è rimasto dal salvare della loro credibilità pubblica. Attenzione, però, dovrà essere una decisione da prendersi in uno-due mesi, non in uno-due anni (altrimenti sono capaci tutti, anche i topi, ad abbandonare la nave solo quando affonda).

Al termine del Consiglio il sindaco ha chiesto di poter leggere alcune righe destinate alla cittadinanza: ho saputo – ha dichiarato – che è in corso una raccolta firme contro l’impianto; ha detto che quando riceverà le firme, risponderà in modo più circostanziato ai cittadini. Ha però sottolineato, anche a nome della residua maggioranza che lo sostiene, che prende/prendono “le distanze da ogni strumentalizzazione per scopi politici”.

Avete capito bene, cittadini: le vostre proteste contro l’impianto Suardi sono delle “STRUMENTAZIONI PER SCOPI POLITICI”: non hanno capito nulla (oppure fingono di non aver capito); le proteste dei cittadini di Cividino-Quintano non sono affatto delle “strumentalizzazioni per scopi politici”, per il semplice ed inequivocabile fatto che moltissimi di coloro che protestano questa maggioranza l’hanno votata nel 2019, e magari anche nel 2014.”

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