Dopo due anni il Comune paga le spese legali ed annulla la multa per divieto di sosta

Dopo due anni il Comune paga le spese legali ed annulla la multa per divieto di sosta

Il Comune di Chiuduno condannato a rimborsare un cittadino e ad annullare la multa che il Comandante dei vigili aveva dato ad un cittadino che, sentendosi multato ingiustamente ha fatto ricorso. Il responsabile del settore di Polizia locale del paese, Claudio Rossi, il 26 maggio del 2018 aveva multato il cittadino per sosta su passaggio pedonale. Da qui il ricorso presentato il 27 luglio dello stesso anno, tra le motivazioni anche le rassicurazioni del sindaco Stefano Locatelli a parcheggiare in quel punto: “mi sono rivolto al Sindaco e lui m’ha confermato che potevo parcheggiare perché non c’era alcun divieto”. Il 23 ottobre le controdeduzioni del comandante. Alla fin il Giudice di pace decide di dare ragione al cittadino. “che in data 19 marzo 2019 l’Ufficio del Giudice di Pace di Grumello del Monte (BG) accettava il ricorso presentato dal sig. F.R., emettendo sentenza di accoglimento (prot. 2481 del 20.03.2019), in quanto fondata sulla circostanza che in loco (via delle Scalette) non vi erano divieti di sosta (segnaletica verticale); che in tale pronunciamento altresì il giudice ha condannato e) il Comune di Chiuduno a rifondere al ricorrente le spese processuali, quantificate in euro 43,00”. Ma la storia non finisce qui, segue anche un esposto denigratorio nei confronti del responsabile di polizia locale da parte di un comitato di cittadini non identificabili dalle firme apposte alla lettera indirizzata al sindaco. Nella letera i cittadini chiedevano al sindaco Stefano Locatelli di far pagare al vigile i 43 euro che il Comune ha dovuto rimborsare, questi alcuni estratti della lettera: “che figura di merda”, “se l’errore è personale riteniamo che a pagare le spese sia l’autore dell’errore e non ancora noi cittadini”, “su, Sindaco…prendi provvedimenti”). Il sindaco, ritenuto antieconomico fare un nuovo ricorso ha deciso alla fine di chiudere la vicenda pagando i 43 euro al cittadino.

Google+ Linkedin

Lascia un commento