Agorà

In arrivo all’ex cava di Grone un impianto fotovoltaico da 2 milioni di euro

L’ex cava di Grone diventa un centro per la produzione di energia verde e pulita, tutto questo grazie all’adesione su un progetto di Regione Lombardia che coinvolge, oltre a Grone, altri cinque Comuni: Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Casazza, Luzzana e Vigano San Martino. Un progetto oneroso, da quasi due milioni di euro, per il 90% coperto dai fondi regionali. Nella delibera si legge che: “Atteso che i comuni montani di Grone, Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Casazza, Luzzana e Vigano San Martino intendono presentare una strategia di sviluppo locale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva del partenariato locale per lo sviluppo e la promozione dei territori. Atteso altresì che i suddetti comuni intendono sottoscrivere tra di essi un partenariato al fine di proporre istanza di contributo individuando il comune di Grone quale ente capofila”. Il progetto sarà realizzato nell’ex cava in via Acquasparsa: “Preso atto che la data di ultimazione dei lavori previsti dal progetto di recupero ambientale è indicata per fine ottobre 2022, che l’accordo prevede la successiva cessione gratuita dei sedimi recuperati al Comune di Grone ed è su una porzione di questi sedimi che si è individuata la location ottimale sia per esposizione che per impatto ambientale, al fine di ospitare questo nuovo impianto. Considerato che con gli obiettivi previsti dalla transizione energetica i comuni sottoscrittori aderiscono al progetto del nuovo impianto fotovoltaico al fine di produrre energia pulita con tecnologie moderne e green a tutela dell’ambiente, in un ambito, quello della ex cava di montagna dismessa, che consentirà di produrre energia rinnovabile “senza consumo di suolo”. Riscontrato che questa iniziativa metterà in rete energia rinnovabile e consentirà di ridurre le conseguenti emissioni di CO2 a tutela dell’ambiente. Preso atto che lo studio di fattibilità tecnico economica, presentato dal comune di Grone, prevede una stima sommaria dei costi complessivi pari ad €1.918.285,42, di cui il 90% a valere sul contributo regionale mentre il rimanente 10% a carico del comune di Grone quale capofila del presente partenariato e d’attuatore del progetto”. Il nuovo impianto verrà gestito dal Comune Capofila Grone. ora rimane da aspettare solo se la Regione finanzierà il progetto visto che il sito scelto non ha portato in passato fortuna, in quella zona infatti doveva nascere la centrale a Biomassa, tanti progetti per un nulla di fatto

M.A.