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Invalcavallina, la relazione del presidente Speranza e la critica ai sindaci: “non solo il Covid ha reso difficile il lavoro del Comitato”

Fatta l’assemblea dei sindaci il 26 aprile, ecco il resoconto dell’attività degli ultimi anni di Invalcavallina tra luci ed ombre. Il presidente Claudio Speranza manda la sua relazione di fine mandato nella quale non risparmia anche alcune critiche agli stessi sindaci della valle Cavallina. Tra i fattori sicuramente positivi della sua gestione la capacità di ridurre le spese di gestione ereditate dalla precedente gestione del Comitato, un fardello che non permetteva al Comitato di avviare iniziative incisive per il rilancio turistico. Tra le voci negative la poca partecipazione degli stessi Comuni della valle Ad alcuni progetti e richieste espresse dallo stesso Comitato turistico. Viene poi spiegata la scelta di tagliare con Promoserio e puntare su un’associazione tutta made in Valcavallina e sui progetti per il rilancio del territorio

La Relazione:

La storia di questo Direttivo nasce il 12 Novembre 2019, il giorno del proprio insediamento e si
conclude il 31 Dicembre 2021, con la comunicazione formale del mancato rinnovo della
convenzione con Promoserio e la decadenza dello stesso Comitato Turistico Invalcavallina,
ponendo termine a tale esperienza dopo soli venticinque mesi di attività.

Il bilancio da risanare

Il primo ragionamento viene fatto sul bilancio che, secondo Speranza era da risanare con i costi di gestione e del personale pesavano troppo sul bilancio dell’associazione. Una scelta che è stata corretta dal direttivo guidato da Speranza:
“Sin dall’inizio, è apparso evidente quanto la situazione finanziaria fosse critica e si è avviata
allora un’attenta analisi sull’attività del Comitato, individuando eventuali aree di spreco, lacune e
mancanze, al fine di poter attuare nel secondo anno di attività i necessari interventi verso un
sostanziale risanamento del bilancio attraverso la riqualificazione dell’organizzazione interna.
La struttura era organizzata in modo tale da incidere pesantemente sui costi di gestione, a
causa del personale interno costituito da ben due addetti e a fine 2020 è stato proposto il
rinnovo del contratto soltanto ad uno dei due collaboratori, il quale però ha rinunciato.
la ripresa dell’attività operativa è stata favorita grazie all’ingaggio di un nuovo collaboratore che,
in precedenza, aveva già svolto il medesimo incarico, a cui sono stati subito forniti gli obiettivi
da raggiungere, facendosi presto apprezzare avendo dimostrato di saper operare con
intelligenza, volontà è determinazione”.

Altre scelte sono state poi fatte per alleggerire il bilancio, la prima è stata quella di tagliare i ponti con Promoserio e ridurre le iniziative organizzate direttamente da Invalcavallina per appoggiare quelle già esistenti:

“Conseguentemente a tale favorevole assetto, si è potuto contenere i costi fissi, liberando nuove risorse economiche per la promozione di attività e territorio. Sul piano finanziario, all’Assemblea dei Sindaci del 16.09.2020 sono stati annunciati alcuni interventi ritenuti necessari: Riduzione delle spese comprimibili e incremento delle entrate, tramite la partecipazione a bandi finanziari e all’eventuale adozione dell’imposta di soggiorno. Gli interventi per la riduzione delle spese avrebbero riguardato i seguenti ambiti:
contenimento dei costi per il personale, eliminazione della quota fissa riconosciuta a
Promoserio (suggerendo l’anticipata risoluzione della convenzione), riduzione degli eventi
organizzati in proprio, a beneficio della valorizzazione di quelli proposti sul territorio da
associazioni e imprese.
La riduzione dei costi del personale ha dato un primo esito positivo a partire da Gennaio 2021.
La risoluzione anticipata della convenzione in corso con Promoserio, come detto, non è stata
sostenuta dal CDA del Consorzio, per cui il costo di cinquemila euro è stato confermato non
consentendo di poter comprimere questa voce di spesa nemmeno nel 2021.
Il regolamento non prevede che il Comitato possa svolgere l’organizzazione in proprio di eventi
culturali, festival o rassegne di spettacolo, perché è un’attività che spetta ad associazioni,
imprese, enti culturali e biblioteche del territorio. L’organizzazione diretta, infatti,
corrisponderebbe a una sorta di concorrenza a danno degli stessi enti territoriali, drenando
parte delle risorse che i Comuni potrebbero destinare agli enti culturali e alle associazioni della
Val Cavallina.
Il principale ruolo del Comitato è invece quello di curare “La promozione, il coordinamento e la
razionalizzazione dei maggiori eventi locali”, come prevede il regolamento, e rafforzare l’attività
di comunicazione circa le attività intraprese dagli enti operativi a livello locale. Il rischio di
impresa, infatti, non deve essere assunto dal Comitato Turistico, col pericolo di compromettere
la stabilità di bilancio, che si sostiene principalmente grazie a risorse economiche concesse
dalle Amministrazioni Comunali; inoltre, ciò impegnerebbe indebitamente risorse umane
interne, distogliendole dall’attività di promozione. Così, nel corso dell’ultimo biennio, questo
Direttivo non ha mai assunto impegni per organizzare eventi o attività che gravassero sul
bilancio economico del Comitato; le iniziative avviate nel periodo sono state principalmente
sostenute dai reali fruitori delle attività. Oltre a corrispondere ad un’effettiva linea di principio, la
scelta ha evitato di incorrere in comportamenti discutibili”.

Valorizzare le manifestazioni presenti, ma come?
“Per maggiormente valorizzare la promozione degli eventi presenti sul territorio si è suggerito di
incoraggiare gli enti organizzatori verso un lavoro maggiormente coordinato e condiviso,
andando oltre alla pur positiva esperienza dei tavoli tematici. Questa idea ha permesso di
indicare, in continuità con il lavoro del Direttivo precedente, la costituzione di un Ecomuseo del
nostro territorio, quale punto di riferimento per associazioni, enti culturali ed esercizi
commerciali incentivati a cooperare tra loro, una realtà che sarebbe stata in grado inoltre di
attrarre ulteriori finanziamenti pubblici a livello regionale, nazionale e altre risorse
dalle fondazioni bancarie. Purtroppo, è venuta meno l’attenzione su questo punto da parte di
alcuni Soci Fondatori che avevano presentato a inizio 2019 un progetto di Ecomuseo, su
impulso del Direttivo di allora, partecipando a un bando che però non è stato mai finanziato.
Il tentativo di costituire un Ecomuseo ha subìto anche le condizioni avverse della pandemia, i
cui effetti hanno prodotto la repentina cessazione di tutte le attività culturali e di intrattenimento
intraprese dalle associazioni e dalle aziende, ponendo oggettive difficoltà al dialogo, causa
l’impossibilità di promuovere alcun contatto o indire riunioni”.

Incremento delle risorse finanziare, arrivate oi a 120 mila euro:
“L’incremento delle risorse finanziarie è stata una necessità conseguente alle previsioni sul
fabbisogno della struttura enunciate nel corso di un’Assemblea dei Sindaci del 16 settembre
2020 e commisurate in 120.000 euro annue, valore poco inferiore nell’ipotesi di presenza di un
solo collaboratore in organico.
Essendo le entrate inferiori della metà rispetto all’entità indicata, si è suggerito anche di
adottare l’imposta di soggiorno, un proposta a cui però non è stato dato seguito per mancanza
di ulteriori valutazioni da parte delle Amministrazioni Comunali interessate. Sul fronte della
partecipazione ai bandi, nel biennio si è ottenuto un solo modesto risultato (contributo della
Camera di Commercio di Bergamo per la ristampa di alcuni opuscoli).
Questo Direttivo ha pensato a forme diverse per la partecipazione attiva ai bandi: essendo privi
di propria figura giuridica, si è tentato di coinvolgere direttamente i Soci Fondatori, lo stesso
CDA del Consorzio e sollecitare l’intervento dei singoli Comuni, affinché almeno uno di loro si
prestasse occasionalmente nel ruolo di capofila.
Come detto, il coinvolgimento del territorio coincide con la possibilità di partecipazione alle
attività del Comitato Turistico attraverso l’adesione attiva da parte di associazioni e imprese
commerciali. Si è preso atto che le associazioni, in passato, raramente versavano in modo
regolare la quota di adesione a InValCavallina. Ciò si verificava perché, essendo le stesse in
parte finanziate dalle Amministrazioni Comunali, le quali a loro volta offrono un sostegno al
Comitato, il versamento sarebbe apparso gravoso per le casse dei Soci Fondatori: per evitare
questo circolo vizioso, e ben consapevoli che tale scelta avrebbe svantaggiato le casse del
Comitato, si è stabilito di esentare tutte le associazioni dal versamento della quota associativa.
L’esenzione dal pagamento della quota sarebbe un diritto condizionato dal necessario
riconoscimento delle associazioni da parte dell’Amministrazione locale e dalla tangibile
disponibilità a collaborare in forme diverse con il Comitato, fornendo informazioni sulle attività
intraprese, partecipando ai tavoli tematici, e che fossero animate da reale spirito di
collaborazione”.

Riduzione della quota associativa per venire incontro ai soci in un periodo difficile:
“Per gli effetti nefasti prodotti dall’emergenza sanitaria e dalla conseguente drastica riduzione
del numero dei turisti, in particolare gli stranieri, si è temuto che alcuni aderenti non avrebbero
più partecipato alle attività del Comitato. Considerate le condizioni di effettiva emergenza, si è
così stabilito in modo assolutamente arbitrario di ridurre consistentemente il valore della quota
di adesione, per venire incontro alle nuove esigenze espresse dagli aderenti.
Il numero delle adesioni è successivamente cresciuto, anche grazie all’ottimo lavoro svolto
dall’attuale collaboratore che è riuscito a recuperare i contatti con buona parte di coloro che
avevano da tempo abbandonato il Comitato e che invece sono tornati, oltre a un buon numero
di nuove adesioni.
Le scelte compiute e sopra descritte, operate al fine di favorire le associazioni (esonero totale
delle quote) e le imprese commerciali (riduzione di circa l’ottanta per cento del valore di ogni
singola quota), hanno inevitabilmente determinato nel bilancio una riduzione complessiva
dell’ammontare delle quote di circa il trenta per cento. Nonostante le minori entrate, è stato
maggiore l’apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato rispetto agli anni precedenti,
elemento positivo per un migliore incremento futuro.

La promozione dei prodotti della valle all’estero:
“Nel 2021, l’attività di promozione si è espressa utilizzando forme di comunicazione nuove, non
sono state più prodotte le Guide Eventi, a causa dalla cessazione di molte attività per effetto
della pandemia. Le risorse risparmiate, unitamente a quelle derivanti dalla compressione delle
spese fisse, hanno consentito di finanziare attività di promozione a livelli diversi.
È stata commissionata un’indagine di mercato internazionale per la diffusione di prodotti della
valle sondando un importante mercato in estremo oriente: attualmente, alcuni operatori del
territorio beneficiano dell’esito positivo prodotto dalla sperimentazione, grazie al contatto diretto
con l’importatore, procacciato dal Comitato, in grado di acquistare e commercializzare all’estero
alcuni prodotti della Val Cavallina.
In passato, venivano confezionati cesti natalizi con prodotti locali, curati direttamente dal
personale del Comitato, quest’anno, invece è stato istituzionalizzato uno specifico corner
commerciale permanente, dedicato ai prodotti del territorio, ospitato da un prestigioso punto
vendita operante a Trescore Balneario, che si è inoltre prestato a gestire l’operazione dei cesti
natalizi, utilizzando maestranze proprie, curando la raccolta dei prodotti, il confezionamento e la
commercializzazione, sgravando così qualsiasi onere a carico del Comitato.
L’incremento delle vendite dei cesti con i prodotti locali si conferma in linea rispetto al trend
positivo avviato già negli anni precedenti, incontrando sempre maggior gradimento da parte
degli acquirenti e dei produttori – fornitori: l’attività, anch’essa a carattere sperimentale, si può
considerare un buon presupposto per la futura promozione dei prodotti tipici del territorio”.

Il sito web:
“L’attività del sito WEB è stata oggetto di particolare attenzione da parte di questo Direttivo, nel
corso del 2021. Il sito è stato interessato da un radicale aggiornamento grafico, assumendo
caratteristiche proprie di portale digitale, oggi fruibile anche tramite Smartphone, con attivazione
del protocollo 015 imposto dalla Regione Lombardia.
L’operazione è stata resa possibile grazie al contenimento dei costi fissi e ad ulteriori risparmi
(guide eventi). l’iniziativa si è svolta assumendo un contatto diretto con lo sviluppatore della
versione iniziale del sito.
Oltre al necessario restyling, è stato richiesto allo stesso fornitore un supporto per la strategia
marketing nella comunicazione digitale, agevolando la fruibilità e la navigazione, la stesura di
testi e la gestione del profilo del Comitato presente su Facebook.
L’attivazione del protocollo 015 favorisce il prelievo automatico giornaliero delle informazioni
contenute nel sito da parte di tutti coloro che desiderano farne accesso, per esempio Eppen,
realtà appartenente al gruppo editoriale L’Eco di Bergamo (SESAAB).
In tal modo, qualsiasi informazione è oggi automaticamente riversata nei portali di questo
importante partner istituzionale, professionalmente specializzato nella comunicazione in ambito
provinciale. La scelta è stata indotta dalla repentina variazione dei flussi turistici che, per effetto
della pandemia, hanno drasticamente ridotto le provenienze di turisti nazionali e stranieri,
incrementando invece il turismo di prossimità.
Per questa valutazione, la preferenza è ricaduta in favore di un accordo con il gruppo editoriale
bergamasco, il quale contempla l’attivazione di un’importante campagna istituzionale
programmata nel periodo posta a cavallo tra gli anni 2021 e 2022, corrispondente alla
pubblicazione di pagine sulla rivista cartacea Eppen (ex Bergamo-Avvenimenti), articoli WEB
dell’Eco di Bergamo (Eppen digitale) e nei profili social curati dallo medesimo editore.
L’accordo corrisponde a un discreto impegno economico, agevolato però da tariffe unitarie
particolarmente vantaggiose per la comunicazione approntata dal Comitato Turistico, dai Soci
Fondatori, dagli enti e dalle imprese presenti sul nostro territorio.
Numerose sono state le pagine pubblicitarie pubblicate nel 2021, affiancate alla comparsa di
mini redazionali, realizzate adottando una nuova grafica coordinata in grado di rendere la Val
Cavallina riconoscibile e molto apprezzata per attività, prodotti e servizi offerti nel corso
dell’anno.

La Pro Loco di Trescore e il ‘seggio fisso’
Nel 2020, il Direttivo ha desiderato rafforzarsi, invitando la Proloco di Trescore Balneario,
attuale gestore dell’Infopoint della Val Cavallina, ente riconosciuto dalla Regione Lombardia, a
occupare un seggio fisso e partecipare alle riunioni del Direttivo, esercitando il proprio diritto di
voto. La proposta è stata favorevolmente accolta dall’Assemblea annuale del 30 settembre
2020 mediante formale modifica dell’articolo 8 del regolamento.
In vista delle attività che si svolgeranno per “Bergamo Brescia Capitali della Cultura 2023”, il
Comitato Turistico è stato promotore di una serie di incontri tra i piccoli Comuni della provincia
di Bergamo che ospitano sul proprio territorio le opere realizzate da Lorenzo Lotto, ora
impegnati a definire la stipula formale di una convenzione o accordo di programma.
Il progetto prevede alcune specifiche attività per la promozione dei rispettivi itinerari, anche in
stretta collaborazione con il capoluogo di Bergamo, ove sono numerosi i lavori realizzati
dall’artista veneto, in sintonia con i principali enti che ne detengono le opere.
Il Comitato è stato anche in quest’occasione particolarmente attivo e propositivo, favorendo
addirittura il dialogo tra le Amministrazioni coinvolte e l’Accademia Carrara di Bergamo, la
quale, già impegnata a realizzare percorsi cittadini tra le opere del Lotto, si è mostrata
vivamente interessata ad allargare i propri itinerari coinvolgendo le varie località della Provincia
di Bergamo. L’amministrazione comunale di Trescore Balneario, rispondendo positivamente alle
sollecitazioni, si è mostrata particolarmente attiva proponendosi quale ente capofila, in vista dei
cinquecento anni dalla realizzazione degli affreschi conservati presso l’Oratorio di Villa Suardi,
che si celebreranno nel 2024. Il Direttivo ha sempre accolto con estrema attenzione le
importanti iniziative promosse nell’interesse della Val Cavallina, che fossero eventualmente
suggerite anche da enti o persone estranee al nostro territorio”.

La ciclabile Monaco Milano e il Cammino di Carlo Magno:
La ciclabile Milano-Monaco che passerà dalla Val Cavallina è sostenuta da diverse istituzioni
regionali e, nello specifico, dal Circolo Culturale della Val Cavallina, che ha coinvolto le
Amministrazioni locali interessate: è un vero peccato che queste si fossero presentate in ordine
sparso, senza sfruttare l’occasione per un intervento in forma aggregata, magari sfruttando le
risorse del Comitato Turistico quale soggetto per il raccordo di eventuali interessi e meglio
concretizzare questo progetto sul territorio. Un’altra iniziativa, che ha preso avvio nei mesi
scorsi, riguarda il progetto per l’eventuale realizzazione di una passerella ciclopedonale sul lago
di Endine; i promotori sono le Amministrazioni Comunali il cui territorio si affaccia sulle sponde
del lago che, però, non hanno coinvolto il Comitato Turistico: ciò equivale a un’occasione non
colta a pieno delle effettive potenzialità, perché orientato a ignorare il possibile vantaggio di un
eventuale sostegno politico che le altre Amministrazioni presenti in Val Cavallina avrebbero
potuto concedere al progetto. La terza iniziativa, avviata con un maggiore e deciso impulso,
riguarda la valorizzazione del Cammino di Carlo Magno, il quale, come storicamente
documentato, pare essere passato anche attraverso la nostra valle per recarsi in valle
Camonica. Per la presentazione delle due tappe che interessano la Val Cavallina è stata indetta
una Conferenza Stampa il16 marzo presso Monastero di San Paolo d’Argon, grazie alla
collaborazione del Comitato Turistico con il CAI di Trescore e gli Amici della via Valeriana.
Importante è stata anche l’attività didattica svolta presso il Liceo Federici di Trescore nel corso
del 2021 poi ripresa anche per l’anno scolastico 2021/2022 grazie a due progetti che
coinvolgono cinque classi di cui tre sul tema: La Val Cavallina, musei, arte, natura e benessere
e le altre due sul tema del Bicitour del romanico.
Grazie ad un accordo con la scuola Jobs Academy di San Paolo d’Argon abbiamo dato vita ad
uno stage di undici settimane per la formazione di una studentessa nel settore marketing
turistico. Questo accordo, se gestito in maniera continuativa potrebbe benissimo essere
funzionale alla formazione di soggetti utili per la selezione di un Servizio Civile.
Un Servizio Civile è stato attivato in compartecipazione con i Comuni di Bianzano e Ranzanico.
In collaborazione con l’Associazione B&B Val Cavallina e con la ProLoco di San Paolo d’Argon
abbiamo organizzato diversi corsi di HACCP per i nostri associati.
Con l’azione del tavolo ARC abbiamo lavorato per creare le condizioni per portare la giornata
del FAI a Trescore nell’autunno del 2022.
Importante è stata anche l’attività del tavolo Bike che ha sostenuto le attività dei bicitour, della
Monaco-Milano e del Cammino di Carlo Magno, quest’ultimo in collaborazione con il CAI di
Trescore Balneario”. In fine il bilancio deve fare i conti anche con insuccessi, progetti che Invalcavallina ha lanciato senza trovare il favore dei Comuni o delle associazioni:
Trattandosi però di una relazione di fine mandato, ritengo doveroso anche porre all’attenzione
dell’Assemblea di iniziative a cui avremmo voluto dar vita ma che non hanno trovato
concretizzazione per diversi motivi:
a) Abbiamo proposto ai Comuni di realizzare la Guida Paese come quella del Comune di Ranzanico ma, a fronte della manifestazione di interesse di diversi Comuni, al momento è stata realizzata solo quella di San Paolo d’Argon;
b) Abbiamo fatto richiesta ai Comuni dell’elenco delle attività produttive che hanno sede sul
loro territorio per poterli coinvolgere in progetti di promozione ma abbiamo ricevuto risposta solo
da quattro Comuni;
c) Abbiamo offerto agli enti che hanno in gestione siti, musei o altro di essere soggetto unico
per le prenotazioni delle visite guidate ma abbiamo ricevuto solo un’adesione;
d) Abbiamo appreso dalla stampa dell’iniziativa del Comune di Grone che con cinque aziende
agricole locali e Coldiretti ha dato vita al marchio a garanzia dei sapori locali che sarà applicato
su prodotti come formaggi, salumi e carni;
e) Abbiamo inviato ai Comuni la nostra proposta di modifica del regolamento per la concessione
del Patrocinio e del logo del Comitato ma nessun Comune ci ha ancora restituito un commento.
Iniziative queste che, in alcuni casi avrebbero potuto generare entrate nelle casse del Comitato,
e in altre avrebbero dato maggior visibilità e credibilità al Comitato stesso.
Anche se ho dimenticato qualche cosa, credo che gli argomenti sopra elencati bastino per permettermi di dire che
NON SOLO IL COVID HA RESO DIFFICILE IL LAVORO DI QUESTO COMITATO.
Il resto è storia recente, come ricorderete, ci era stato promesso che entro il mese di ottobre
dell’anno in corso, sarebbe arrivata una risposta definitiva e che alla scadenza della Convenzione con Promoserio, il 31.12.2021, avremmo potuto dare inizio all’attività della promozione turistica con una nuova figura giuridica autonoma.
I tavoli sono convocati il 28 luglio e il 13 ottobre, intervallati da una lettera del 17 agosto ai Comuni dove il Consorzio chiede a quest’ultimi di formulare idee e proposte in merito al Piano di
sviluppo turistico della Val Cavallina. Rispondono 6 dei 17 Comuni associati.
Il15 dicembre riceviamo dal Consorzio una mail con allegato una lettera datata 14 dicembre
2021 con la quale comunica a Promoserio che l’Assemblea dei Sindaci riunitasi il 9 dicembre
ha deliberato che a far data del 1 gennaio 2022 la funzione del turismo verrà svolta direttamente dal Consorzio e chiede di poter organizzare un incontro tra il CDA del Consorzio e Promoserio per definire tempi e modalità per il passaggio delle competenze.
L’incontro ha luogo nella mattinata del 31/12/2021 presso il Centro Zelinda, e, nella riunione
viene chiesto a Forchini di valutare la possibilità di prendere in carico la gestione dell’attività turistica per un periodo necessario a raccogliere l’adesione dei Comuni alla nuova Convenzione.
Da questo momento il Comitato è invitato a non prendere più nessuna decisione.
E’ scaduta la Convenzione con Promoserio e decade anche il Comitato!
Vengo convocato l’8 febbraio in un successivo incontro in cui Forchini conferma la disponibilità da parte di Promoserio a prendersi in carico la gestione dell’attività per il periodo febbraio-aprile e raccoglie indicazioni in merito agli impegni economici che il Comitato ha al momento in corso e che sono: Eppen, LinoOlmo Studio, Liceo Federici di Trescore.
Mi auguro che sotto la nuova conduzione, l’attività della promozione turistica continui con la
passione, l’interesse e la professionalità dimostrato dal Direttivo che ho rappresentato e auguro
alla nuova squadra i migliori traguardi.
A disposizione per qualsiasi necessità, ringrazio.
Per il Comitato Turistico inValCavallina,
Il Presidente Claudi