La lettera: Cuore di Donna in aiuto alla popolazione ucraina

La lettera: Cuore di Donna in aiuto alla popolazione ucraina

Riceviamo dalla presidente Miriam Pesenti questa lettera nella quale viene riassunta l’attività messa in campo dall’associazione ‘Cuore di donna’,una delle molteplici iniziative. Stavolta l’associazione si è subito mobilitata per dare un aiuto alle famiglie ucraine colpite dalla guerra.

“Lᴇ ᴍᴀɴɪ ᴄʜᴇ ᴀɪᴜᴛᴀɴᴏ sᴏɴᴏ ᴘɪᴜ̀ sᴀɴᴛᴇ ᴅᴇʟʟᴇ ʟᴀʙʙʀᴀ ᴄʜᴇ ᴘʀᴇɢᴀɴᴏ.” Così inizia un post su Facebook dell’associazione Cuore di Donna e di mani se ne sono viste tante in aiuto per il popolo ucraino. Quando questa drammatica situazione di conflitto è iniziata, abbiamo sentito la necessità di essere concretamente vicine alle nostre volontarie ucraine, che in patria hanno ancora parte della famiglia, ma abbiamo anche voluto essere portavoce con un gesto concreto a nome di tutta la Valcavallina, terra di animi buoni, dove la solidarietà è sempre “di casa” attraverso la raccolta di medicinali, cibo e beni di prima necessità. Cuore di Donna ha scelto di raccogliere questi beni per L’Associazione ‘Zlaghoda’ che con il supporto del Consolato Ucraino di Milano ha creato il punto di Raccolta a CURNO e sapendo che L’Associazione utilizza corridoi sicuri per il trasporto degli aiuti, abbiamo pensato fosse l’aiuto giusto da offrire. I camion dei beni raccolto hanno raggiunto e raggiungeranno i confini con l’Ucraina attraverso diverse rotte, passando per Romania, Moldavia e Polonia; altri invece li attraverseranno, raggiungendo le principali città. In prima fila a sostegno dell’iniziativa promossa dall’associazione di Casazza, le volontarie, generose come sempre, la gente comune, le farmacie, la protezione civile, gli alpini. Vicinanza ed aiuto da parte del Comune di Spinone al Lago, del Comune di Entratico e dell’associazione sociale e civile di San Felice. “La solidarietà è agire donando quello che si può. In questo periodo la solidarietà è stata davvero tanta. In questa follia della guerra, saranno i civili ad avere impatti più devastanti, perché ogni conflitto porta morte e sofferenza alle popolazioni ed è pensando a loro che ci siamo rese parte attiva dedicando un po’ del nostro tempo – Myriam Pesenti presidente dell’associazione Cuore di Donna –

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