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La minoranza contro i nuovi orari scolastici: inizio alle 7,40 e 5 giorni di lezioni

La minoranza di Consenso Civico contro l’orario settimanale che gli alunni troveranno al rientro dalle vacanze. L’istituto comprensivo ha infatti deciso di introdurre la settimana corta con 5 giorni di scuola, 6 ore al giorno e sabato a casa. Ma la cosa che infastidisce di più i genitori e che pone molti dubbi è l’inizio delle lezioni alle 7,40 obbligando i bambini ad un tour de force:

“Si sta freneticamente organizzando, nella comprensibile difficoltà, la ripresa della Scuola e, a sorpresa, ai genitori dell’Istituto Comprensivo di Trescore viene comunicato via mail che l’orario della Secondaria è stato rimodulato (5 giorni di frequenza con 6 ore al giorno di lezione e sabato libero). La decisione è stata presa dall’Istituto con l’Amministrazione Comunale e presentata, a cose fatte, a un gruppo di genitori del nascituro Comitato. Premesso che il Documento per la Pianificazione delle Attività Scolastiche di tutto il sistema nazionale prevede la possibilità di una rimodulazione dell’orario su DELIBERA degli Organi Collegiali Competenti (risulta in realtà, da comunicazione, non ancora deliberato), segnaliamo che tale decisione, inserita come misura anticovid:
• va nella direzione OPPOSTA alle sollecitazioni dell’Organismo Tecnico Scientifico che invita, come regola di contenimento dei contagi Covid, a dilatare piuttosto che a comprimere l’orario settimanale (le scuole sono sollecitate ad utilizzare anche il sabato, quando libero, per ridurre la permanenza in continuità e, quindi, i rischi per gli alunni);
• mette in atto una SPERIMENTAZIONE (come spiegato dal Sindaco) non opportuna in un momento in cui la situazione è già di per sé complicata;
• non fa un minimo riferimento all’impatto del nuovo orario (6 ore di lezione continuative al giorno) sugli alunni già costretti, in questo periodo, a comportamenti poco usuali;
• non è supportata dal parere tecnico del Collegio Docenti;
• non è nemmeno funzionale, come fatto credere, a risolvere problemi organizzativi di altra natura (pulizie, trasporti).
A dimostrazione di quanto affermato alleghiamo uno studio di BMJ che evidenzia, tra le altre cose, la relazione tra possibili contagi e i tempi di convivenza dentro una piccola comunità (classe). Purtroppo questo è stato deciso, come sempre, in modo del tutto AUTOREFERENZIALE”. E l’ex vice sindaco Michele Zambelli aggiunge: “Ma un orario scolastico fatto a misura di ragazzi non si riesce proprio a partorire? Si antepone al benessere psico-fisico e alla corretta modalità di apprendimento dei nostri figli le necessità di alcuni genitori, di alcuni docenti, di alcuni dirigenti, dei trasporti, delle pulizie, dei giardinieri, dei manutentori e chi più ne ha più ne metta. E quest’anno però viene mascherato tutto fingendo che il nuovo orario sia funzionale alle misure anti-Covid… venendo chiaramente smentiti!”