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L’Anac (Anticorruzione) boccia la nomina di Bonomelli e Bellini nella Fondazione Istituti Educativi Bergamo

L’Anac, l’Autorità Nazionale Antocorruzione bacchetta la provincia e i due suoi rappresentanti nella Fondazione Istituti educativi, il presidente Mauro Bonomelli e la consigliere Adriana Bellini. Per l’Anac infatti il loro ruolo politico sarebbe incompatibile con questa carica. Adriana Bellini è presidente della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi e sindaco di Credaro, Mauro Bonomelli è consigliere provinciale e questo non permetterebbe loro di restare nella fondazione. La questione era stata sollevata già da mesi dal sindaco di Orio al Serio Alessandro Colletta, che aveva anche presentato una interpellanza alla quale il presidente della provincia Pasquale Gandolfi aveva dato tutte le rassicurazioni del caso sulla bontà delle due nomine.

Il presidente della Provincia Gandolfi, nella sua nomina si era basato su un parere dell’avvocatura della Provincia che, in merito, dava un parere favorevole, parere bocciato dall’Anac che scrive: “Nel parere fornito dall’Avvocatura all’amministrazione provinciale di omissis in data 24.05.2023, è stata sostenuta la tesi della insussistenza di previsioni di inconferibilità “per coloro che, attualmente in carica come Presidente della Provincia o Consigliere provinciale, siano chiamati a ricoprire l’incarico di amministratore in un ente privato controllato”. Sulla questione l’Autorità è intervenuta ripetutamente (cfr. delibere Anac n. 445 del 2020, n. 400/2021) precisando che “Ai fini del calcolo del periodo di raffreddamento, occorre considerare il concreto distanziamento temporale nell’esercizio delle funzioni svolte in relazione agli incarichi oggetto del d.lgs. 39/2013, al fine di assicurare l’effettivo allontanamento dagli incarichi, secondo le intenzioni del legislatore. Pertanto, nel computo del periodo di raffreddamento, il termine è da intendersi sospeso per tutta la durata di un incarico inconferibile, svolto cioè prima della scadenza del predetto periodo; il termine riprende a decorrere dalla cessazione dell’incarico inconferibile”. Ne consegue che l’ipotesi di inconferibilità oggetto del presente procedimento trova applicazione anche nella fattispecie in esame, in quanto non risulta alcun distanziamento temporale fra i due incarichi”.

Bonomelli e Bellini hanno già lasciato la loro carica con la Provincia che ha provveduto a nuove nomine.