Sovere – 600 euro a bimbo, ecco cosa ne pensa il responsabile economico dell’asilo ente morale

Sovere – 600 euro a bimbo, ecco cosa ne pensa il responsabile economico dell’asilo ente morale

“Proposta incoerente rispetto al passato, non è una questione di numeri ma di scelte politiche. Si sacrifica un asilo per salvare una sezione”

Ultima proposta, il sindaco Francesco Filippini ha messo sul piatto 600 euro annui a bambino (rispetto ai 1.400 euro precedenti) con un limite massimo di 20.000 euro per venire incontro all’asilo ente morale di Sovere; ora la palla passa al CdA dell’asilo che dovrà decidere se accettare la proposta e andare alla caccia dei soldi che restano per coprire le spese o gettare definitivamente la spugna e chiudere una storia che va avanti dal 1886.

La sensazione per ora sembra quella che i 600 euro a bambino portino alla chiusura dell’ente che ha cresciuto generazioni di bambini soveresi. Questa la posizione che per ora ha il consigliere dell’asilo Stefano Coppa, responsabile dei conti: “Ad oggi non siamo nelle condizioni di dire se accettiamo o meno, serve una riflessione/condivisione con gli altri membri del CdA e con gli altri soci, avremo al riguardo una riunione lunedì sera alle ore 20 in asilo. Personalmente la valuto inadeguata, ma prima ancora che sul profilo meramente numerico la trovo inadeguata dal punto di vista della coerenza rispetto al passato. Continuo a pensare che la scuola non è una questione di soli numeri, è una questione di coscienza e identità culturale che deve essere promossa dalle Istituzioni, non è pensabile affidare il tema dell’istruzione al buon cuore dei cittadini (peraltro già messi a dura prova in questi anni difficili) e “sperare” che tale impegno sia continuativo nel tempo.

Sacrificare una scuola paritaria come l’asilo ente morale in ragione della salvaguardia di una sezione della materna statale rappresenta a mio avviso un grave errore. Le due realtà possono tranquillamente continuare a coesistere (nelle reciproche difficoltà) permettendo quell’arricchimento culturale tipico di una sana “concorrenza” scolastica. 

Serve un sostegno serio altrimenti non possiamo mantenere l’equilibrio finanziario dell’asilo garantito con il precedente contributo di circa 40.000 euro annui”

Matteo Alborghetti

Google+ Linkedin

Lascia un commento