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Sovere – La posizione dell’asilo: “Bilancio in ordine, la chiusura una scelta politica”

Numeri alla mano, ecco perché l’Asilo ente morale di San Gregorio non deve essere chiuso, a dare le cifre è Stefano Coppa, consigliere dell’asilo che nel 2014 venne chiamato proprio dal sindaco Francesco Filippini per risollevare le sorti dell’Asilo. Era l’anno della polemica sull’affitto richiesto dalle Suore, un anno delicato nel quale l’Asilo rischiò di chiudere. Coppa così come tutto il CdA dell’asilo accettarono la sfida e i risultati arrivarono presto, grazie anche alle stesse Suore che da un affitto di 22 mila euro all’anno decisero di accordare all’Asilo la formula del comodato d’uso gratuito, peraltro di recente accordato per altri 5 anni. “Il Comune ci chiese di gestire l’Asilo in una logica di equilibrio di bilancio ed io accettai la sfida. In questi anni abbiamo dovuto superare tante difficoltà, prima fra tutte l’ormai evidente calo delle nascite. Tuttavia l’impegno profuso da tutti ovvero personale dell’Asilo, volontari (un esempio per tutti le Nonne che si occupano del riposo pomeridiano dei bimbi), Parrocchia, Congregazione delle Suore ed Amministrazione Comunale ha permesso in pochi anni di invertire la tendenza ed oggi grazie anche ad una proposta educativa apprezzata abbiamo aumentando di molto i bambini che frequentano l’asilo passando da 28 del 2016 agli attuali 43. Tutto questo ha anche permesso di chiudere gli ultimi 2 esercizi in sostanziale pareggio”.

Va ricordato che la convenzione appena scaduta era stata sottoscritta con il Comune di Sovere secondo una logica di 1.400 euro a bimbo residente nel comune in età prescolare (ad oggi 28 bimbi interessati dal contributo sui 43 presenti, quindi 39.000 euro), superando la precedente che stabiliva un importo di 22.500 euro a sezione (oggi l’Asilo conta 2 sezioni quindi 45.000 euro).

Anche se come ben si può intendere il tema non è da ricondurre ad un calcolo di euro/sezione o euro/bimbo o chissà cos’altro, l’Asilo si sostiene grazie a 4 pilastri: rette delle famiglie, contributi statali, contributi regionali e contributi comunali. Se uno di questi viene meno le sorti dell’Asilo sono evidenti. Il percorso avviato anni fa per proseguire ha bisogno del sostegno di tutti”.

Il lascito:

C’è poi la questione del lascito arrivato qualche anno fa dalla Svizzera: “Il lascito è giunto nelle casse dell’Asilo solo nel 2018 e ad oggi rappresenta un accantonamento importante tuttavia è bene ricordare che dei 100 mila euro donati, tra tasse svizzere e italiane, ne sono arrivati 53 mila euro. Non è pensabile proporre un piano formativo su base triennale con tale somma, laddove vengono a mancare già dal 2020 i 40 mila ero anni circa della convenzione”.

Il 28 novembre scorso abbiamo incontrato il Sindaco e l’Assessore all’istruzione – spiega sempre Coppa – ed in quella sede ci è stata comunicata l’intenzione di non rinnovare più la convenzione e dunque non erogare più contributi all’Asilo. Le ragioni di tale scelta, ci è stato spiegato, non sono di natura economica, ancorché è evidente che anche il Comune ha problemi di bilancio, piuttosto in una scelta che l’Amministrazione ha inteso fare sulle scuole del territorio”. Ricordiamo infatti che l’Asilo Statale rischia di chiudere una sezione. Così in sostanza sembra che il Comune preferisce puntare tutto sull’asilo Statale privando così il paese di una seconda scelta su dove mandare i propri figli alla materna. Ovviamente tutto questo porta già alla morte dell’asilo visto che le famiglie che volevano iscrivere i figli all’Asilo ente morale di San Gregorio ci penseranno due volte ora ad iscrivere i figli di fronte all’ipotesi di chiusura.