Trescore: ‘La strada della memoria della Resistenza’ per ricordare la lotta partigiana in valle Cavallina e alto Sebino

Trescore: ‘La strada della memoria della Resistenza’ per ricordare la lotta partigiana in valle Cavallina e alto Sebino

Dopo la realizzazione del Museo della Malga Lunga prima e della Casa Museo “ La Resistenza” dopo, A.N.P.I. Provincia di Bergamo, con le Sezioni, Valli Calepio e Cavallina, Endine Gaiano, Lovere, si apprestano a dare vita ad un ulteriore ambizioso progetto anch’esso nel solco della valorizzazione della memoria storica di cosa è stato il movimento di lotta Bergamasco contro il Fascismo e l’occupazione Nazista.

Il progetto denominato “ Strada della Memoria della Resistenza “ si sviluppa in un percorso, che partendo da Fonteno città martire Bergamasca, si inerpica su quei monti che sono stati scenografia della lotta partigiana che portò, il 31 agosto del 1944 alla liberazione del paese di Fonteno ed alla cattura del Cap. Langer, comandante in capo a Bergamo. Gli altri comuni interessati dal percorso sono Adrara San Martino ed Endine Gaiano, ove s’intende collocare parte delle 7 stazioni, composte da figure realizzate in acciaio corten e corredate da un totem descrittivo dei fatti accaduti durante il periodo resistenziale.

L’anno che sta trascorrendo, funestato dalla pandemia virale, che tante vittime ha mietuto nelle nostre contrade e tra le nostre fila, era iniziato con l’avvio di un progetto a cui le sezioni dell’ANPI più direttamente coinvolte: la sezione Valle Cavallina- Valle Calepio, la sezione di Lovere, la sezione di Endine Gaiano, si erano dedicate con l’intento di realizzare l’allestimento, con appositi materiali, della STRADA DELLA MEMORIA DELLA RESISTENZA con l’illustrazione della battaglia di Fonteno e del monte Torrezzo del 31 agosto 1944.

I luoghi e una data per ricordare, a settantacinque anni dalla fine della seconda guerra mondiale, il contributo che alle riconquistate libertà e democrazia per tutti gli italiani, hanno dato, su questi monti ed in queste valli quei resistenti, pochi ma determinati, che hanno affrontato i nazifascisti obbligandoli ad una umiliante ritirata e poi alla sconfitta.

E’ nell’impegno dell’ANPI la cronaca di quella giornata, ormai lontana, far conoscere ciò che è stato.

A questa volontà si sono già aggiunti l’interesse e l’adesione delle Amministrazioni comunali di Fonteno e di Endine Gaiano al progetto con il quale si intende trasmettere il senso profondo del legame tra i protagonisti di quella battaglia, i partigiani combattenti, con la popolazione di Fonteno, i contadini delle cascine della valle, come con le donne di Valmaggiore ( borgo di Endine Gaiano) che nascosero ai rastrellamenti e curarono per mesi i partigiani feriti nella battaglia.

Un legame che si esprimeva nel coraggio e nella generosità di persone che vincevano la paura,che c’era e come,con la certezza di essere dalla parte giusta aiutando, a proprio rischio, coloro che volevano la fine della guerra in un mondo più giusto e la liberazione dalla dittatura nazifascista.

Sentimenti di solidarietà umana, prima che politici, certamente,ma che furono molto importanti per reggere lo scontro armato che la Resistenza richiedeva ma che saranno un prezioso patrimonio anche negli anni successivi per la ricostruzione dell’Italia liberata e democratica.

Si tratta , dunque , di un progetto che vuole ripercorrere un itinerario storico- didattico, che partendo dalla piazza di Fonteno,percorre la valle che sale al Colletto, tocca i “ Casì de Torès “e da lì scende a Valmaggiore , sulla piazza del borgo.

E’ un itinerario che si potrebbe chiamare STRADA DELLA MEMORIA DELLA RESISTENZA e che gia vede collocati lungo il percorso la lapide presente sulla piazza di Fonteno fin dal 1965 e al Colletto il monumento eretto nel 1984 a ricordo della battaglia e per commemorare i caduti partigiani e i civili vittime delle rappresaglie che seguirono.

IL PROGETTO

Nel suo insieme sarà un racconto in sette capitoli o, se si preferisce, un viaggio con sette stazioni per legare tra loro i momenti tragici della battaglia per liberare Fonteno dai nazisti , che l’avevano occupato dopo aver rastrellato casa per casa vecchi, donne, bambini, lo scontro in campo aperto con i fascisti sul Torrezzo, la cattura dei tedeschi e del capitano Fritz Langer , la trattativa che ne seguì e la ritirata dei fascisti della Macerata.

E sarà come stendere un tracciato di quei sentieri che fisicamente hanno collegato persone , storie individuali e collettive di combattenti e di civili, di formazioni partigiane , la 53.a Brigata Garibaldi- Tredici Martiri di Lovere ; la Francesco Nullo e altri gruppi come quelli di Endine e della valle Calepio, per entrare nel racconto più ampio della Resistenza nell’areale dell’intera zona dell’Alto Sebino, della Valle Cavallina , val Borlezza, val Gandino e incontrare altri luoghi e altri nomi, tra questi del tenente Giorgio , e dei suoi compagni catturati e uccisi nel combattimento alla Malga Lunga del 17 novembre 1944.

Mettere in sequenza gli eventi della giornata del 31 agosto 1944 con quanto l’aveva preceduta e con ciò che seguirà nei giorni e mesi fino al 25 aprile dell’anno dopo, la Liberazione.

Si tratta, dunque, di un progetto che rinnova un omaggio, a tanti anni di distanza e mentre i protagonisti ed anche gli ultimi giovanissimi testimoni di quegli eventi ci lasciano, un omaggio nel segno di una memoria che distingue le ragioni di coloro che combatterono per affermare valori , diritti e doveri di cittadini liberi contro coloro che li avevano cancellati .

Quindi possiamo dire che il progetto realizzi un percorso didattico, che a coloro che lo seguiranno negli anni a venire, sarà di insegnamento non solo della storia , ma di civile partecipazione alla vita democratica del paese.

Tanto più se questo insegnamento è rivolto alle giovani generazioni che colgono l’invito di Piero Calamandrei su dove andare ,…” con il pensiero…”per capire dove nasce la nostra Costituzione, per saperla difendere e attuare.

Quella Carta Costituzionale che anche oggi ci fa sentire meno soli quando chiediamo che a quei principi si ispirino le leggi ed i rapporti sociali.

E’ per queste ragioni e per le finalità che il progetto si pone,che le sezioni dell’ANPI che lo hanno ideato e promosso, congiuntamente all’ANPI provinciale di Bergamo, già impegnate con i propri mezzi economici che, tuttavia ,non sono autosufficienti per coprire l’intero onere, si rivolgono a quanti vorranno contribuire alla sua realizzazione entro il corrente anno 2020.

Alle Amministrazioni comunali di Fonteno e di Endine Gaiano, alle parrocchie delle due comunità, alle associazioni e forze sociali, singoli cittadini , che vorranno concorrere sin d’ora rivolgiamo un sentito ringraziamento.

A questi due luoghi , nel progetto se ne aggiungono altri quattro lungo la valle di Fonteno e uno che conclude l’itinerario a Valmaggiore.

Per meglio descrivere le finalità del progetto, fiduciosi di avervi come sostenitori

dell’iniziativa, invitiamo la S.V. all’incontro che si terrà c/o la sede A.N.P.I. di

via Partigiani 14 a Trescore Balneario, Giovedì 16 Luglio, ore 20.30

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