“Mi spiace il calcio non fa per te”, brutalmente scartato alla leva a 10 anni. “Mio figlio in lacrime ha bucato il pallone”

“Mi spiace il calcio non fa per te”, brutalmente scartato alla leva a 10 anni. “Mio figlio in lacrime ha bucato il pallone”

‘Mi dispiace ma il calcio non fa per te’ neanche il tempo di indossare per la rima volta le scarpette da calcio ed ecco che subito arriva la stroncatura netta che rischia di mettere fine ad una carriera mai decollata. Succede a Pianico, e a subire questa cocente stroncatura è stato un bambino che si era presentato come tanti suoi coetanei alla leva calcistica. Pochi minuti per vedere come si muoveva in campo, per vederlo correre con la palla al piede ed ecco che arriva subito, severo, il verdetto. A denunciare tutto è la mamma che ha voluto condividere sui social il suo sconforto, con il figlio di dieci anni tornato a casa in lacrime e con la stima sotto i piedi. Il bambino scartato dal neo ‘Arrigo Sacchi’ delle giovanili ha persino bucato il pallone pur di non aver più nulla a che fare con il calcio. La mamma ha scritto una lettera al CSI di Bergamo ed al sindaco del paese dove è accaduto il fatto, senza per ora ottenere risposte. “Rideva mentre diceva a mio figlio che il calcio non fa per lui – spiega la mamma – mio figlio ha passato tutto il tragitto verso casa piangendo, poi ha bucato il pallone”

LA LETTERA:

Caro allenatore…… Premetto che non sono un’ appassionata di calcio ne tanto meno uno di quei genitori che dice, calcio per forza. Era ed è un desiderio di mio figlio, nonostante l attività sportiva che frequenta attualmente gli piaccia molto. Ieri ho pensato molto all’accaduto. Penso che con quella frase tu abbia fatto un grave danno, inconsapevole. Ma quale insegnamento dai a dei bambini di 10 anni che sono al campo solo per divertirsi e stare con gli amici, facendo una “folle” selezione? Dopo alcune volte puoi esprimere un parere non dopo due ore, dove prima di iniziare avevo anticipato che non aveva mai giocato a calcio se non a scuola. Lui desiderava imparare e della partita poco gli importava. Non hai nemmeno preso in considerazione l agitazione della prima volta. Schietto e diretto con un sorriso sarcastico “il calcio non fa per te e tenerti fai perdere tempo agli altri”. Non ti sei nemmeno reso conto dell’umiliazione che gli hai “regalato” , con le tue parole, con la tua decisione. 🤔. Io non ho avuto nemmeno il tempo di risponderti, avevo lo sguardo fisso su lui per rassicurarlo, mentre stava per piangere. 😢Come allenatore, se così ti si può chiamare, hai responsabilità, grandi. Sei prima di tutto un educatore. Il tuo compito non è vincere. Il tuo compito è crescere dei bambini, nel rispetto di loro stessi, dei compagni, degli avversari, delle regole, degli arbitri e della sana competizione e non far cresesce il tuo EGO personale. Devi fare squadra. Questa è la vittoria che devi cercare. Inoltre essere d’esempio, un modello, per i tuoi allievi. Devi insegnargli che si vince e di perde insieme. Soprattutto INSIEME si può migliorare, anche chi è meno dotato. Da ognuno di loro devi cercare di tirare fuori il massimo e ogni loro miglioramento, seppur minimo, sarà una vittoria. Poi se arrivano le coppe tanto meglio. È giusto permettere a chi è dotato di altre qualità, e meno di altre, di potersi comunque esprimere anche solo per 5 minuti in campo. Ognuno con le proprie caratteristiche e doti sarà sempre un valore aggiunto per la squadra. Siamo unici e irripetibili, questo dico ai ragazzi che incontro. Forse serve più a te caro allenatore ricordarlo ogni tanto. 😏Potevi benissimo comunicare a me la tua incomprensibile decisione, invece a me, è toccato raccogliere i cocci del suo danno tipo “mamma le parole dell’allenatore mi hanno fatto perdere fiducia in me stesso”. Sfortunatello il mio ometto! Pazienza….. di persone così c è pieno il mondo, e ne incontrerà ancora, ma dove possiamo scegliere ne facciano volentieri a meno. Imparerà qualcosa anche da questa lezione di vita, ma ahimè tutt’altro che costruttiva! 😢

LE REAZIONI

Non sono mancate anche le critiche verso la mamma da persone legate alla società: C’è chi condivide lo sfogo della mamma, ma nello stesso tempo difende l’operato dell’allenatore, pur di proteggere la società. L’allenatore, spiegano è stato ripreso, ma si difende comunque la scelta di essere stato chiaro con il bimbo, considerato non troppo bravo nel giocare, come se pochi minuti con il pallone a dieci anni siano esaustivi per considerare se il calcio possa o meno essere il suo sport. L’episodio viene considerato ‘brutto’ e la referente della società si dice dispiaciuta. . Ora per fortuna la carriera calcistica del bimbo non si fermerà allo sfotunato incontro con il ‘super allenatore’, proseguirà in un’altra squadra e forse questa brutta vicenda potrà portargli fortuna, anche Mbappè, Ronaldinio, Messi e Ronaldo furono per varie ragioni scartati da alcune squadre che incrociarono ai primordi della loro carriera

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