Entratico- La minoranza non partecipa al consiglio comunale. “C’è il coronavirus, avevamo chiesto il rinvio”

Entratico- La minoranza non partecipa al consiglio comunale. “C’è il coronavirus, avevamo chiesto il rinvio”

C’è il coronavirus e la minoranza de ridendo non partecipare al consiglio comunale, dopo aver chiesto di spostarlo. Il gruppo guidato da Silvia Belotti annuncia così che stasera, venerdì 13 marzo non parteciperà al consiglio comunale in programma on uno dei pochi comuni che ancora non conta tra i residenti persone toccate dal virus. Questo il comunicato emesso:

Considerazioni in merito al Consiglio Comunale previsto per questa sera venerdi 13 marzo 2020.

➡️Premesso che non crediamo sia più necessario spiegare a nessuno (o forse si…?) quanto la situazione pandemica del COVID-19 sia seria.

➡️Premesso che l’approvazione di bilancio prevista nell’oggetto del Consiglio Comunale di questa sera è rinviabile entro il 30 Aprile 2030.

➡️Premesso che la mozione che, immediatamente,avevamo presentato per attuare semplici accorgimenti che ci permettessero di lavorare in streaming con il coinvolgimento della cittadinanza, ci é stata bocciata.

I consiglieri di minoranza del Gruppo Entratico cambia hanno formalmente chiesto all’amministrazione, vista la grave situazione sanitaria attuale, di posticipare il Consiglio Comunale, di questa sera, non ritenendo ci siano le condizioni di sicurezza tali da poterlo svolgere, considerato che sono da evitare quanti più possibili assembramenti di persone.

Alla risposta negativa da parte dell’amministrazione intendiamo:

FARE LA NOSTRA PARTE E
NOI RESTIAMO A CASA, cosi come caldamente ci viene richiesto da organi istituzionali, sanitari e di vigilanza.

Qui di seguito alleghiamo la nostra risposta formale e motivata all’assenza dei consiglieri di minoranza.

A mezzo PEC comune.entratico@halleycert.it Al signor Sindaco
Ing. Andrea Epinati

p.c. Al Signor Segretario
Comunale
Dott. Stefano Valli

Oggetto: Considerazioni sulla Vs PEC del 11.03.2020

Egregio Signor Sindaco,

Preso atto della Vs risposta negativa alla nostra richiesta di un rinvio del Consiglio Comunale del 13/03/2020 ci permettiamo di sottolineare perché non la riteniamo condivisibile.

In primo luogo, dalla Vs risposta, sembra quasi che l’approvazione del bilancio comunale sia indifferibile, pena la compromissione “dell’efficacia e dell’efficienza dell’agire amministrativo”.

Non sta certo a noi ricordarvi come già nella seduta dell’11/12/2019 la Conferenza Stato-Città autonome ed autonomie locali avesse espresso parere favorevole al differimento dal 31/12/2019 al 31/03/2020 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2023 da parte degli Enti Locali, ai sensi dell’art.151 del Decreto Legislativo del 18 agosto 2000 n°267. Il relativo decreto del Ministro degli Interni era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17/12/2019. Vogliamo anche aggiungere che il carattere di urgenza descritto dalla Vs comunicazione sembra ulteriormente stemperarsi nel provvedimento del Ministero degli Interni che, con il decreto del 28.02.2020, pubblicato sulla G.U. n° 50, ha ulteriormente differito tale termine al 30 aprile 2020.

Da tutto ciò risulta evidente come ci fossero i tempi tecnici non solo per l’approvazione del bilancio, ma pure per il rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio del 11 marzo 2020 per il contenimento dell’epidemia, che al momento risulta valido fino al 25/03/2020, e dei vincoli di cautela da più parti sollecitati in questa drammatica emergenza e adottati da diverse Amministrazioni sia pubbliche che private.

Del resto, l’esercizio provvisorio, ove anche fosse stata differita l’approvazione del bilancio entro il 30 aprile, avrebbe comportato il solo limite di non consentire ricorsi ad indebitamenti, ma potendo impegnare le spese correnti, eventuali spese correlate riguardanti le partite di giro, lavori pubblici ed altri interventi di somma urgenza. Avrebbe anche consentito il ricorso ad anticipazioni di tesoreria. Differire quindi il Consiglio Comunale, come da noi richiesto per senso di responsabilità, era una soluzione pienamente percorribile.

La cosa che tuttavia ci ha lasciati più perplessi è la seconda parte della Vs risposta, nella quale sottolineate come, anche in questa difficilissima situazione, “la giunta comunale ha continuato a riunirsi e lavorare al fine di evitare il blocco della macchina amministrativa” e “gli altri consiglieri hanno ritenuto di garantire la loro presenza, a fronte delle necessità del nostro Ente…”.

Corollario di tali teoremi, ad oggi ancora tutti da dimostrare, sembra essere che chi, come noi, con responsabilità e coscienza ritiene che in questo momento la priorità assoluta sia scongiurare con ogni scelta possibile, prima ed ancor più che con accortezze e precauzioni personali, la diffusione del covid-19, venga meno agli obblighi istituzionali assunti con il mandato ricevuto.

Vogliamo invece ribadire che la scelta di “restare a casa”, così come ribadito e sollecitato ormai da tutti in questi ultimi giorni, comporta sicuramente meno rischi per sé e per gli altri che il ritrovarsi, sia pure “con le dovute garanzie prescritte dall’art. 1, comma 1, lett. q…” per incontri che non risultano essere né indispensabili, né tantomeno indifferibili.

Ci permettiamo inoltre di suggerire, anche se siamo certi ci avrete già pensato, che se “la giunta comunale ha continuato a riunirsi e lavorare al fine di evitare il blocco della macchina amministrativa” per le prossime settimane sarebbe forse il caso evitasse eventuali incontri e riunioni “in presenza” e utilizzasse invece videoconferenze, streaming, chat e le tante altre soluzioni telematiche che la tecnologia mette oggi a disposizione e che noi, già nel passato, avevamo richiesto venissero prese in considerazione anche per le normali attività amministrative del nostro Comune.

La prima cosa che impara chi si occupa di sicurezza, e due del nostro gruppo lo fanno come professione, è che chi ha il dovere di garantire la sicurezza degli altri, in primo luogo deve evitare di mettere a repentaglio la sua.

Certo non fuggendo dalle sue responsabilità, ma adottando tutte le precauzioni e le scelte che la situazione ed il contesto comportano!

Mi permetto di aggiungere, a titolo personale, che due giorni or sono ho avuto un lutto in famiglia dovuto proprio al coronavirus; comprenderete anche da questo come la nostra presa di posizione di non partecipare al Consiglio di domani non vuole avere né i toni della polemica, né tantomeno vuole essere una presa di posizione come “opposizione” a prescindere, ma è una scelta responsabile, consapevole e coerente fatta e ribadita dal nostro gruppo consiliare nell’interesse del bene comune.

Cordialmente,
avv. Silvia Belotti

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