Termovalorizzatore di Montello, anche Gorlago vuole avere rassicurazioni sul progetto e le sue ricadute

Termovalorizzatore di Montello, anche Gorlago vuole avere rassicurazioni sul progetto e le sue ricadute

Un nuovo termovalorizzatore a pochi passi dai centri abitati di San Paolo d’Argon, Montello, Albano Sant’Alessandro ma non solo. Il progetto del termovalorizzatore presentato dalla Montello Spa di Roberto Sancinelli preoccupa anche altri comuni vicini che chiedono maggiori delucidazioni su quanto si intende realizzare ma soprattutto vuole avere rassicurazioni sulle ricadute che l’impianto avrà sulla zona

Il progetto prevede la costruzione di un impianto di termovalorizzazione con potenza termica massima di 154 MW composto da una fossa di ricevimento e stoccaggio dei residui provenienti dalle piattaforme di recupero rifiuti, due linee di combustione, due linee di trattamento fumi, una linea di combustione di back-up costituita da forno a griglia e caldaia di recupero, un’area chiusa di stoccaggio delle ceneri pesanti decadenti dalla combustione, una sezione di recupero energetico (elettrico e termico) Il calore sviluppato sarà convogliato da un sistema di invio aria esausta dai biotunnel alla camera di combustione, due capannoni funzionali all’impianto, servizi ausiliari con un impianto di produzione di acqua demineralizzata, cabina elettrica AT e linea AT di connessione alla cabina elettrica principale, un impianto di aria compressa, un’officina manutenzione, un magazzino di ricambi, un impianto antincendio e di emergenza uffici e locali di servizio. L’impianto produrrà energia elettrica e termica per autoconsumo.

Le richieste di Gorlago

A voler vederci chiaro sul progetto del termovalorizzatore di Montello e sulle ricadute sul territorio è il sindaco di Gorlago Elena Grena che spiega: “Per l’inceneritore di Montello, il comune di Gorlago non era stato coinvolto dalla Provincia nel procedimento autorizzativo, perché secondo gli studi presentati dall’azienda proponente  il nostro territorio non ne sarebbe stato condizionato.

Abbiamo chiesto di essere inseriti in quanto comune confinante perché crediamo che sia un’opera molto impattante che vada attentamente valutata soprattutto in considerazione dell’ambiente e della salute dei cittadini, confrontando i possibili benefici con le altre conseguenze che essa porterà sul territorio”.

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